Si è conclusa il 5 marzo l’edizione numero 115 della Fieragricola di Verona ed è molto bello nonché significativo, che la presenza di operatori provenienti da tutto il mondo abbia testimoniato come l’agricoltura sia un importante motivo di dialogo tra i popoli. Noi di UmaWeb magazine c’eravamo ed abbiamo potuto visitare
i numerosi stand della rassegna internazionale biennale dedicata all’agricoltura, che ha registrato 68mila operatori professionali da 80 nazioni e 520 espositori del mondo agricolo.
Una esperienza davvero interessante per una manifestazione che ha saputo presentarsi con un format ricco di esperienze. Oltre agli incontri organizzati per favorire gli scambi diretti tra buyers ed operatori , alle prove dinamiche dei mezzi agricoli e ai concorsi zootecnici, Fieragricola ha dato ampio spazio al confronto tra istituzioni, protagonisti della filiera, aziende, giovani e organizzazioni agricole, con occasioni di incontro e aggiornamento professionale, e con oltre 120 convegni e workshop in programma nei quattro giorni di rassegna. Particolare attenzione è stata rivolta a temi d’attualità come la riforma della Pac, l’aumento dei prezzi delle materie prime, l’autonomia strategica delle produzioni alimentari, il ricambio generazionale e la digitalizzazione nelle imprese agricole, le azioni di contrasto al cambiamento climatico e la sostenibilità economica, ambientale e sociale. A ribadire l’internazionalità dell’evento, quest’anno, anche il Summit internazionale dedicato ai 60 anni della Politica agricola comune che ha inaugurato il salone l’1 marzo, con
l’intervento della presidente del Parlamento europeo, Roberta Metsola, che ha definito la fiera “fonte di ispirazione per le nuove generazioni di agricoltori”.
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