Si è conclusa il 18 novembre ad Hanover la settimana dedicata ad AGRITECHNICA, forse le più importante fiera internazionale di primo livello del settore macchine agricole, non solo a livello Europeo, in quanto è meta per molti interessati del settore anche da latri continenti, Nord America ed Australia in particolare.

L’evento di quest’anno è stata un’occasione unica per Massey Ferguson per presentare la nuova ammiragliaMF 9S, finalista del premio Tractor of the Year. Equipaggiato con un propulsore Agco Power Common rail Stage V, la nuova porta bandiera di Massey Ferguson continua la strategia Born to Farm essendo anche questo un trattore progettato dagli agricoltori per gli agricoltori: sicuramente lo contraddistingue il concetto Protec-U. La cabina, posizionata a 18 cm dal vano motore, presenta una soglia di rumore percepita dall’operatore di soli 69 dB, il top per silenziosità che si associa poi alla visibilità da primo della classe e la nuova ergonomia comandi di ultima generazione. Il Datatronic 5, monitor touch screen da 9”, permette la completa gestione della macchina, della Precision Farming e connettività a 360°; e se si necessita di una maggior interfaccia ecco in iuto il Fieldstar 5, un secondo monitor sulla stessa linea del precedente che però fuori dal campo può essere spostato all’indietro lasciando la massima visibilità a destra per il trasporto. Parliamo del cuore di questo nuovo gioiello del brand a triplo triangolo: la potenza disponibile massima va da 285 a 425 Cv, ad eccezione del modello più potente, che praticamente è boosterizzato sempre, gli altri prevedono dai 30 ai 20 Cv di extra potenza, fruibile in automatico dalla macchina con PTO e idraulica oppure on the road sopra i 15 km/h. il nuovo motore, sempre 8,4 litri, presenta il massimo della potenza a 1850 rpm, 100 in meno rispetto al precedente, quindi meno rumore e vibrazioni. La coppia massima oggi sale a 1750 nm, 150 in più del passato. Uno dei temi dell’Agritechnica era la sostenibilità, infatti questo motore può funzionare a olii vegetali idratati, HVO, riducendo del 90% la produzione di gas serra. Per gestire al meglio le nuove prestazioni sono stati rinforzati ed aggiornati ponte anteriore, ponte posteriore con un nuovo bar axle da 125 mm rispetto al vecchio da 109 mm, frizione PTO e albero cardanico delle 4 WD. La trasmissione Dyna-VT HD (Heavy Duty) permette poi di scaricare a terra in tutta sicurezza e affidabilità le prestazioni superlative di queta macchina. Ma non è tutto perché l’idraulica si presenta sotto una nuova veste: se di base si parte con 205 L/min a soli 1650 rpm, per chi vuole di più si passa ai 340 L/min sempre in modalità ECO, con 6 distributori posteriori di cui il 3° ha una capacità di erogare 170 L/min per gli attrezzi più esigenti. Sollevatori posteriore e anteriori con capacità invariate, rispettivamente da 12 e 5 tonnellate, oggi però presentano un 3° punto posteriore da 120 mm di diametro per 20 ton di capacità, anteriormente pulsanti con controllo da terra anche per la PTO frontale. Completano il pacchetto davanti 4 attacchi da distributori ventrali più ritorno libero e Power Beyond posteriore. La cabina, un vero ufficio, dove comfort, silenziosità e vivibilità si mescolano per garantire un ambiente lavorativo unico nel proprio genere: con 3,4 m³ di volume e 6,6 m² di superficie vetrata, 14 bocchette peruna climatizzazione di stile automobilistico, un sedile top di gamma ed un bracciolo per la gestione a 360° della propria macchina, il cliente non può desiderare di meglio. Sospensione cabina di tipo meccanica attiva, sospensione assale anteriore migliorata ancora e controllo anti-dumping del sollevatore posteriore, garantiscono un livello da best in class.